Ci sono pochi altri animali che, come il pollo, vivono in maniera così organizzata rispettando le gerarchie di gruppo. Nulla di più errato, pertanto, ritenere siano animali sciocchi. Gianni Marega ed Edino Valcovich le hanno immortalate nelle tele utilizzando le tecniche loro abituali.
Chissà perché quando una ragazza è sciocca si usa dire che è
una “gallina”, mentre il pollo non è per nulla un animale sciocco. Uno dei
motivi, forse, che hanno influenzato l’errata opinione di questo uccello potrebbe
essere quello che, onnivori, beccano e mangiano anche sassolini. Infatti, quando
vivono in libertà, spesso grattano il suolo alla ricerca di semi, insetti e
animali come lombrichi, lucertole e piccole serpi. Ma non solo.
Una loro caratteristica peculiare è di cercare e beccare
anche sabbia, piccoli sassi, granelli di minerali che trovano nel terreno,
tanto che nei pollai all'aperto si usa aggiungere regolarmente maceria di
riporto; questo comportamento istintivo dell'animale è dovuto in parte al fatto
che ingerendo piccole quantità di minerale il guscio delle uova prodotte ne
risulterà migliore, ma il motivo preponderante va ricondotto alla digestione,
che avviene più facilmente se nello stomaco sono presenti dei frammenti di
roccia che svolgono la funzione dei denti, di cui ovviamente il pollo è
sprovvisto.
La scelta di Gianni Marega (ed anche di Edino Valcovich)
Non è banale, pertanto, la scelta di rappresentare una
gallina, nell’ambito della collettiva, quella di Gianni Marega e di Edino Valcovich, tutt’altro.
Infatti, tra gli animali di/da cortile il Gallus
gallus domesticus, che in base all’età cambia nome, (pulcino, fino a 3-4
mesi ed un peso di 500 g; pollo di grano, fino ad 1 anno e 1 kg di peso; pollo
o pollastra, fino a maturità ed un peso di 1,5 kg circa; galletto il maschio
giovane di circa 6 mesi; gallo ruspante quello al massimo di 10 mesi; cappone
il maschio castrato all'età circa di due mesi che arriva fino a circa 2,5 kg) i
polli domestici sono sempre stati allevati per moltissimi scopi: carne, uova,
piume, compagnia, gare di combattimento tra galli, motivazioni religiose,
sportive od ornamentali.
Ma a Gianni, che non ama molto parlare di sé, anche se ogni cosa di lui rappresenta in maniera inconfutabile la sua intolleranza al conformismo a partire dalla sua casa al margine di un bosco, dove la natura vi entra rendendo interno/esterno un unico spazio vivibile, abbiamo chiesto di indicarci il perché di questa scelta. Ed ecco ciò che ci ha raccontato.
Si parte da John Lennon, per entrare nella Corte di
Bestialità e nel Ritratto alla gallina, che ho estratto dalla mia infanzia.
"God Morning Good
Morning" è una canzone scritta dal Lennon di Sgt. Pepperr's Lonely Hearts Club Band , la Corte
"magica" dei Beatles.
Quei versi delle bestie di corte, sistemate alla fine della
canzone, in modo che ogni animale fosse in grado di divorare o spaventare
l'animale che lo precedeva...
..........e poi l'effetto sonoro finale del verso della
gallina, eccola la gallina, sincronizzato perfettamente per trasformarsi nel
suono della chitarra del brano "magico", Sgt. Pepperr's Lonely Hearts Club Band......
.......canzone ispirata da uno spot televisivo, altra corte
di bestialità, dei corn flakes della Kellog.
E quella di Lucio, del leone
e la gallina, una Corte di gonne svolazzanti e di bestialità piene
d'eros, ansiose d'essere sollevate.
"La gallina
coccodè spaventata in mezzo all’aia fra le vigne e i cavolfiori mi sfuggiva
gaia
Penso a lei e guardo
te che già tremi perchè sai che fra i boschi o in mezzo ai fiori presto mia
sarai
Arrossisci finchè
vuoi, corri fuggi se puoi.......Ma…ah…non servirà.....Ma…ah…non servirà
C’era un cane un pò
barbone che legato alla catena mi ruggiva come un leone, ma faceva pena
Penso a lui e guardo
me che minaccio chissà che, mascherato da leone, ma ho paura di te
Arrossisci tu che
puoi, io ruggisco se vuoi, ma…ah…cosa accadrà, ma…ah…cosa accadrà.
Sono io che scelgo te
o sei tu che scegli me, sembra quasi un gran problema, ma il problema non c’è
Gira gira la gran
ruota e la terra non è vuota, ad ognuno la sua parte, saper vivere è un arte
Arrossisci finché
vuoi, corri fuggi se puoi...Ma…ah…non servirà....Ma…ah…non servirà"
E poi la demenzialità, il grottesco, il non senso, dei
ritratti e la bestialità della Corte in queste bestialità di Corte, nei versi
ironici e drammatici di Cochi e Renato
"Fru,
frutti-rutti-ru frutti-rutti-ru ru ru ru fru, frutti-rutti-ru frutti-rutti-ru
ru ru ru
La gallina non è un
animale intelligente lo si capisce, lo si capisce da come guarda la gente.
Infatti all'inizio del
mondo essa veniva chiamata volpe. Perché volpe? Ma volpe, per le sue belle
piume! A sì, sì volpe!
Mentre l'asino non era
ancora in commercio perché non era diventato ruota.
Io ho visto un
incidente dove c'era un camion scarico di lavabos che si è scentrato con un
pulman con su tutta la gente che mangiava i sandwic e ha perso una ruota.
Ma del resto tutta la
vita è una ruota e la gallina seduta nella via ripete, ripete, ripete il suo
gesto.
La gallina solo di
piume è ricoperta e sta sempre rinchiusa all'aria aperta e non prova invidia né
avversione neanche verso le pecore che le passan davanti col maglione.
Tutte le pecore nella
loro superiorità superba gli passan davanti con un maglione di chasmire e con
un bottone proprio qui sul collo.
L'unica cosa calda che
ha sono le uova che ci dà sempre fresche.
La gallina non è un
animale intelligente lo si capisce, lo si capisce da come guarda la gente.
Così pensammo di
aiutarne una. Una bella gallina tutta ricoperta di piume e di sotto aveva un
magazzino di scarpe e dietro un tugurio dal quale uscivano le uova.
E così scoprimmo che
la gallina ama molto il caldo e che denudata, oliata per evitare le scottature,
messa a centoventi gradi essa perde ogni scontrosità e diventa molto buona.
La gallina non è un
animale intelligente lo si capisce, lo si capisce da come guarda la gente.
È buona la gallina. La
gallina è molto buona, ma non è intelligente. Come è buona la gallina.
Assaggia questo pezzo
senti...Che buona la gallina...Come è buona la gallina, non è intelligente però
è molto buona."
Infine, chi è la gallina? Certo, si sa, la gallina non è un animale intelligente, e
come dice il saggio, specialmente se deve governare una collettività da cui
dipendono le nostre vite. .........animale totalmente stupido??? ....certo, ho
conosciuto galline che guardavano la Tv (dipende che programmi ovviamente),
ma.........la vita nel pollaio, quello di una volta, aveva una ben
precisa gerarchia. Ogni gallina
utilizzava sempre lo stesso posto, mangiava nel rispetto di un ordine ben
stabilito, deponeva l'uovo nella sua cesta ed aveva un rapporto più o meno
stretto con il gallo di turno. Insomma una società di polli soggetta a regole ferree
che non possono essere violate pena un bella dose di beccate.
Un tempo ogni cascina aveva il suo pollaio grande o
piccolo... mia suocera teneva sempre tre o quattro galline che, dopo aver
deposto uova per qualche anno, trascorrevano il resto della loro vita nella più
assoluta inoperosità poiché nessuno aveva il coraggio di trasformarle in brodo.
Non intelligentissime, ma il loro rapporto con l'uomo e l'ambiente era sereno.
Oggi un pulcino che deve raggiungere il peso di quasi
tre chilogrammi in poco più di quaranta giorni, ingozzandosi ininterrottamente,
con le luci accese 23 ore su 24, non è in armonia con la vita e nemmeno una
gallina ovaiola che depone uova a ripetizione in una gabbietta 30x25
centimetri.
Forse non sono dotati di particolare intelligenza ma
certamente meriterebbero più di rispetto.
Io ho ritratto "la gallina" e ne vado orgoglioso.
Tu sei come una
giovane, una bianca pollastra.
Le si arruffano al
vento le piume, il collo china per bere, e in terra raspa;
ma, nell'andare, ha il
lento tuo passo di regina, ed incede sull'erba pettoruta e superba.
È migliore del maschio.
(Umberto Saba)
Edino Valcovich è ingegnere e docente universitario. Per ragioni professionali si è da tempo confrontato con il disegno. Sia quello tecnico che permette di rappresentare gli oggetti da progettare, sia con quello a mano libera che consente di sintetizzare con immediatezza un particolare, una semplice soluzione costruttiva. Il disegno a mano libera aiuta anche ad archiviare un'idea, una senzazione, un ricordo, una riflessione, un pensiero. Da qualche anno però, il disegno a mano libera e l'acquerello viene usato anche per rappresentare momenti extra professionali che possono essere considerati dei personali percorsi di ricerca artistica.
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