sabato 26 novembre 2016

La Volpe di Alberto Sarcina



Mi è parsa fin da subito strana la scelta, di Alberto Sarcina, di rappresentare per la collettiva una volpe. Anche se, poi, riflettendo, credo abbia interpretato nel modo migliore, anche se originale, il titolo della rassegna. Quale può essere, infatti, la bestialità di una corte rurale se non il senso di morte e distruzione che la volpe entrata nel pollaio lascia dietro di se? Insomma, se Ernesto Paulin ha interpretato, a suo modo, la bestialità dell’uomo, Sarcina, forse al fine di giustificare quello che, in fin dei conti, è soltanto istinto di sopravvivenza, ha dipinto una volpe rannicchiata nella sua tana. E non è una volpe che si nasconde pronta alla razzia notturna; ma una volpe dallo sguardo triste timorosa di uscire allo scoperto. Sarcina presta sempre particolare attenzione ai particolari e ciò deriva, molto probabilmente, dalla sua attività professionale collegata all’esecuzione di copie di capolavori dei maestri del passato. Un'attività, insomma, che ha lsciato il segno.
Del resto, è stato scritto di lui in occasione della mostra che si è svolta nel 2010 nella sede della Regione, a Trieste, "Alberto non si impone, si propone con la purezza del bambino... il disegno inizia un viaggio sulla superficie dialogando con il foglio di carta che lo ospita, abitandolo nelle persone del pescatore, del fabbro, dell'operaio... Quei caratteri nobili in quanto umili, sono gli operai di Daumier, i contadini di Van Gogh e Lillet. E come allora, anche qui marcatamente autobiografici".

Nato a Monfalcone nel 1957, dove attualmente vive ed opera. Si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Gorizia nel 1978. E’ di questo periodo il suo interesse per l’astrattismo, approfondito poi all’Accademia di Belle Arti di Venezia con il maestro Emilio Vedova. Successivamente abbandona l’astrattismo per passare al figurativismo, eseguendo in particolare copie di capolavori dei maestri del passato. La sua attività pittorica si svolge in modo continuativo e intenso a partire dal 1987, con numerose mostre personali e collettive ottenendo lusinghieri riconoscimenti. Si dedica sia alla pittura da cavalletto che alla pittura murale e alla grafica. Negli anni 1990-2005 ha realizzato numerosi “trompe-l’oeil” e decorazioni nelle province di Gorizia, Trieste e Udine. (da artebisiaca.it)

Contatti:
Via S.Gabriele, 13 – 34074 Monfalcone
Tel. 0481483976 - Cell. 3281451949

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