Mi è parsa fin da subito strana la scelta, di Alberto
Sarcina, di rappresentare per la collettiva una volpe. Anche se, poi,
riflettendo, credo abbia interpretato nel modo migliore, anche se originale, il
titolo della rassegna. Quale può essere, infatti, la bestialità di una corte rurale
se non il senso di morte e distruzione che la volpe entrata nel pollaio lascia
dietro di se? Insomma, se Ernesto Paulin ha interpretato, a suo modo, la
bestialità dell’uomo, Sarcina, forse al fine di giustificare quello che, in fin
dei conti, è soltanto istinto di sopravvivenza, ha dipinto una volpe
rannicchiata nella sua tana. E non è una volpe che si nasconde pronta alla razzia
notturna; ma una volpe dallo sguardo triste timorosa di uscire allo scoperto. Sarcina
presta sempre particolare attenzione ai particolari e ciò deriva, molto
probabilmente, dalla sua attività professionale collegata all’esecuzione di
copie di capolavori dei maestri del passato. Un'attività, insomma, che ha lsciato il segno.
Del resto, è stato scritto di lui in occasione della mostra
che si è svolta nel 2010 nella sede della Regione, a Trieste, "Alberto non
si impone, si propone con la purezza del bambino... il disegno inizia un
viaggio sulla superficie dialogando con il foglio di carta che lo ospita,
abitandolo nelle persone del pescatore, del fabbro, dell'operaio... Quei
caratteri nobili in quanto umili, sono gli operai di Daumier, i contadini di
Van Gogh e Lillet. E come allora, anche qui marcatamente autobiografici".
Nato a Monfalcone nel 1957, dove attualmente vive ed opera.
Si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Gorizia nel 1978. E’ di questo
periodo il suo interesse per l’astrattismo, approfondito poi all’Accademia di
Belle Arti di Venezia con il maestro Emilio Vedova. Successivamente abbandona
l’astrattismo per passare al figurativismo, eseguendo in particolare copie di
capolavori dei maestri del passato. La sua attività pittorica si svolge in modo
continuativo e intenso a partire dal 1987, con numerose mostre personali e
collettive ottenendo lusinghieri riconoscimenti. Si dedica sia alla pittura da
cavalletto che alla pittura murale e alla grafica. Negli anni 1990-2005 ha
realizzato numerosi “trompe-l’oeil” e decorazioni nelle province di Gorizia,
Trieste e Udine. (da artebisiaca.it)
Contatti:
Via S.Gabriele, 13 – 34074 Monfalcone
Tel. 0481483976 - Cell. 3281451949
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