domenica 12 giugno 2016

C’era una volta la corte, ovvero nostalgie agresti



La rassegna “Ritratti e bestialità di corte” è stata voluta da un gruppo di pittori e promossa quindi dall’associazione Assculta, dal Blog PiazzaTraunik e patrocinata dal Comune di Farra d’Isonzo. La mostra si sviluppa, idealmente, a Borgo Colmello di Farra d'Isonzo dove Renato Tedesco da anni ripropone la cucina tipica del territorio.
La mostra è stata inaugurata venerdì 10 giugno 2016 nel museo della tradizione contadina dove è stato possibile ammirare le opere proposte nel loro insieme per un paio di giorni.  Da martedì 14 giugno e fino a Natale 2016, in base all'orario di apertura, i quadri sono esposti nella locanda del Borgo.
Perchè questa mostra. Le radici, le tradizioni, i ricordi e i modi di fare dei nostri avi costituiscono da sempre le fondamenta, la pietra miliare su cui edificare il futuro delle nuove generazioni. Indipendentemente dal contesto in cui si vive, e ancor più in una realtà come la nostra dalle chiare origini contadine, il progresso e lo sviluppo non possono prescindere dalla saggezza e dalle conoscenze dei nostri predecessori. Eppure, basta chiedere ad un ragazzino quali sono gli animali da cortile, per avere in risposta uno sguardo tra lo stupito e l’interrogativo. Perché questa generazione non ha alcuna memoria di quelle che sono state le nostre radici.
Il cambiamento è senza dubbio la caratteristica più saliente della società contemporanea, dominata da inarrestabili processi di trasformazione che si succedono con una velocità ritenuta fino a poco tempo fa addirittura impensabile. La storia, insomma, sta subendo una progressiva accelerazione, ma in tal modo rischiando di cancellare inesorabilmente lungo il suo cammino comportamenti, rapporti e tradizioni, lentamente consolidatisi nel corso del tempo. La complessità e l'incertezza che ne derivano, rinnovano nell'uomo il desiderio di una ricerca e di un recupero di quelle radici che, nel tempo, hanno contribuito a fondare la propria identità oggi messa pericolosamente in crisi dal mutamento. Altieri, Boletig, Cantarutti, Chinese, Cian, Crico, Doliach, Dot, Comisso, Gerini, Marega, Legovini, Nardon,  Paulin, Pope, Sarcina Ornella Valcovich Edino e Sergio, Valvassori e Zian, i numerosi artisti che hanno deciso, fin da subito di aderire all’iniziativa, hanno voluto  interpretare, a loro modo, la vita dei cortili rurali, facendo rivivere figurativamente gli animali che un tempo abitavano le corti agricole.

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